Classificazione merci pericolose

Il trasporto di merci pericolose può provocare pericoli per la salute e la vita di uomini, animali, danni alla comunità, oppure a beni della comunità come la contaminazione dell’acqua.

LE SOSTANZE PERICOLOSE

Sono definite merci pericolose le materie e gli oggetti il cui trasporto è vietato dall’accordo ADR oppure autorizzato unicamente alle condizioni dallo stesso previste. In altre parole una merce è considerata pericolosa quando può:

  • causare danni alle persone
  • causare danni a ad altre persone anche se non la utilizzano direttamente
  • causare danni all’ambiente
  • compromettere la sicurezza del trasporto o del veicolo
le merci pericolose sono raggruppate nelle seguenti 13 classi di pericolo:

Classe 1 Materie ed oggetti esplosivi

Le materie e gli oggetti della classe 1 sono a loro volta classificati in
sei divisioni, che altro non sono se non il tipo di rischio: 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5, 1.6;
tredici gruppi di compatibilità: A-B-C-D-E-F-G-H-J-K-L-N-S che raggruppano gli esplosivi in base alle proprietà ed alle loro caratteristiche.

Classe 2 Gas

appartengono alla classe 2 i gas e gli aerosoli e sono così suddivisi in:

  • 1 gas compressi: gas con temperatura critica inferiore o uguale a -50 °C
  • 2 gas liquefatti: gas che sono parzialmente liquidi a temperature superiori a -50 °C;
  • 3 gas liquefatti refrigerati: gas che sono liquidi grazie all’impiego di basse temperature
  • 4 gas disciolti: gas disciolti in un altro solvente;
  • 5 generatori di aerosoli e recipienti di piccola capacità contenenti gas (cartucce per gas);
  • 6 contenitori di gas sotto pressione (estintori, accendini, frigoriferi, ecc.);
  • 7 gas non compressi sottoposti a prescrizioni particolari (campioni di gas);
  • 8 prodotti chimici sotto pressione (per l’aggiunta di un gas propellente).
ai gas sono assegnati a uno dei seguenti gruppi (detti gruppi di rischio):

  • A asfissiante
  • O ossidante (comburente)
  • F infiammabile
  • T tossico
  • TF tossico, infiammabile
  • TC tossico, corrosivo
  • TO tossico, ossidante (comburente)
  • TFC tossico, infiammabile, corrosivo
  • TOC tossico, ossidante, corrosivo

Classe 3 Materie liquide infiammabili

Appartengono alla classe 3 le materie e gli oggetti che le contengono, le quali:

  • rispondono alla definizione di liquido secondo ADR 1.2.1;
  • hanno un punto d’infiammabilità inferiore o uguale a 60 °C. il carburante diesel, il gasolio e l’olio da riscaldamento leggero, pur avendo un punto d’infiammabilità superiore a 60 °C (ma inferiore a 100 °C), sono considerati come materie della classe 3
  • materie liquide o solide allo stato fuso con punto d’infiammabilità superiore a 60 °C, (numero ONU 3256)

Classe 4.1 Materie solide infiammabili

  • materie solide infiammabili
  • le materie autoreattive divise in gruppi A B C D E F G
  • esplosivi desensibilizzati.

Classe 4.2 Materie soggette ad infiammazione spontanea

Le materie di questo gruppo a contatto con l’ossigeno dell’aria si autoriscaldano ed il calore generato e non dissipato, dopo un determinato tempo e per determinate quantità di sostanza, provoca il raggiungimento della temperatura di auto-ignizione e così si innesca la combustione.

  • le materie piroforiche, (si accendono entro 5 minuti);
  • le materie e gli oggetti autoriscaldanti, che, se in grandi quantità (chilogrammi) e dopo lungo tempo (ore o giorni), a contatto con l’aria, possono autoriscaldarsi senza apporto di energia.

Classe 4.3 Materie che a contatto con l’acqua sviluppano gas infiammabili

Queste sostanze reagendo con l’acqua formano miscele esplosive costituite da gas infiammabile ed aria.

Classe 5.1 Materie comburenti

Appartengono a questa classe le materie comburenti che hanno la caratteristica di liberare ossigeno molto rapidamente favorendo la combustione in presenza di combustibili. Ad es: il perossido d’idrogeno in soluzione acquosa (acqua ossigenata).

Classe 5.2 Perossidi organici

Materie soggette a decomposizione esotermica a temperature normali così suddivise:

  • P1 Perossidi organici, non necessitanti di un controllo della temperatura
  • P2 Perossidi organici, necessitanti di un controllo della temperatura

Classe 6.1 Materie tossiche

Materie tossiche che possono nuocere alla salute dell’uomo e causarne la morte.

Le materie della classe 6.1 sono:

  • T materie tossiche senza rischio sussidiario: T1 organiche, liquide, T2 organiche, solide, T3 organometalliche, T4 inorganiche, liquide, T5 inorganiche, solide, T6 pesticidi, liquidi, T7 pesticidi, solidi, T8 campioni, T9 altre materie tossiche
  • TF materie tossiche infiammabili: TF1 liquide, TF2 pesticidi, liquidi, TF3 solide
  • TS materie tossiche autoriscaldanti, solide,
  • TW materie tossiche che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili: TW1 liquide, TW2 solide
  • TO materie tossiche comburenti: TO1 liquide, TO2 solide
  • TC materie tossiche corrosive: TC1 organiche, liquide, TC2 organiche, solide, TC3 inorganiche, liquide, TC4 inorganiche, solide
  • TFC materie tossiche infiammabili corrosive.

Classe 6.2 Materie infettive

Hanno numeri onu 2814 2900 3291 o 3373 e sono suddivise:

  • I 1 infettanti per l’uomo,
  • I 2 infettanti per i soli animali
  • I 3 Rifiuti ospedalieri
  • I 4 Materia biologica
Esse sono suddivise in due categorie:

  • Categoria A materia infettante che può causare un’invalidità permanente o una malattia letale o potenzialmente letale alle persone ed agli animali
  • Categoria B materie infettanti diverse dalla categoria A. Le materie infettanti di categoria B devono essere assegnate al n. ONU 3373

Classe 7 Materie radioattive

Sostanze che producono isotopi radioattivi.

Classe 8 Materie corrosive

Materie corrosive “acidi” o “basi” (alcali). Le soluzioni neutre hanno pH = 7 mentre le soluzioni con valore del pH basso (compreso fra 0 e 4) sono acide; con pH alto (compreso fra 11 e 14) sono basiche.

Classe 9 Materie ed oggetti pericolosi diversi

Sono suddivisi in:

  • M1 Materie di polvere fine, possono comportare un rischio per la salute;
  • M2 Materie ed apparecchi che se bruciate, possono formare diossine;
  • M3 Materie sviluppanti vapori infiammabili;
  • M4 Pile al litio;
  • M5 Congegni di salvataggio;
  • M6 Materie liquide che possono inquinare l’acqua;
  • M7 Materie solide che possono inquinare l’acqua;
  • M8 organismi geneticamente modificati;
  • M9 Materie liquide trasportate a caldo;
  • M10 Materie solide trasportate a caldo.

IDENTIFICAZIONE DELLE MATERIE PERICOLOSE

Ogni materia pericolosa deve anche essere individuata singolarmente, mediante sua denominazione chimica.

Le merci pericolose sono riportate nella tabella nominativa ADR in uno dei seguenti modi:
nome chimico individuale: es. ACETONE.

A volte compare anche il nome alternativo in parentesi: es. 1170 ETANOLO (ALCOL ETILICO);
rubrica collettiva generica che raccoglie gruppi specifici ben definiti di sostanze: es. 1133 ADESIVI;
rubrica collettiva specifica che raggruppa sostanze di una particolare natura chimica o tecnica n.a.s. (non altrimenti specificata): es. 1477 NITRATI INORGANICI n.a.s, 1987 ALCOLI n.a.s..

Numero Onu materie pericolose

NUMERO ONU

Questo numero, indicato come “UN number” oppure, come in questo testo, numero ONU, è costituito da 4 cifre ed è un numero che individua in modo inequivocabile ogni sostanza (o gruppi di sostanze affini per proprietà e tipo di pericolo).

Il numero ONU deve essere riportato sugli imballaggi e sui documenti di trasporto, quando previsti, e costituisce chiave essenziale per risalire agli elementi caratteristici di una sostanza pericolosa. La tabella nominativa ADR (Tabella A di ADR 3.2) elenca infatti le materie pericolose secondo l’ordine crescente del loro numero ONU che è riportato proprio nella colonna n. 1 di detta tabella.

Responsabili della classificazione di un prodotto pericoloso, ai fini del trasporto, sono il produttore o lo speditore.

NUMERO DI KEMLER

il Numero di Kemler Identifica il tipo di pericolo connesso al suo trasporto: è detto anche numero di identificazione pericolo (ADR 5.3.2.3), che figura nella parte superiore dei pannelli di pericolo arancioni posti sulle unità di trasporto.

ALTRI CODICI IDENTIFICATIVI

In generale una sostanza può essere identificata anche in modi diversi da quelli previsti in ADR, come:

  • il codice CAS (Chemical Abstract Service della Società Chimica Americana)
  • il numero CEE, introdotto dalla direttiva CEE 67/548 ed importante per le etichette delle confezioni
  • codice CER utilizzato per i rifiuti
Questi codici si possono trovare a volte nelle cosiddette schede di sicurezza dei prodotti ma non hanno rilevanza ai fini del trasporto su strada, per il quale sono rilevanti solo quelli introdotti dall’ADR.

GRUPPI DI IMBALLAGGIO

Per le sostanze pericolose delle classi 3, 4.1 (in parte), 4.2, 4.3, 5.1, 6.1, 8 e 9 la classificazione è completata in più dall’indicazione del gruppo di imballaggio che può essere I, II o III. Il gruppo di imballaggio è assegnato in funzione del grado di pericolosità della sostanza (gruppo I più pericoloso; gruppo II media pericolosità e gruppo III meno pericoloso).