Anche l’uso di droghe di varia natura è una delle cause di incidenti: si stima che in almeno il 30% di incidenti mortali o con feriti gravi sono coinvolte persone alterate dall’uso di queste sostanze. Spesso poi la combinazione alcool-droga produce effetti amplificati tali da rendere inevitabile le disgrazie di cui ogni giorno i giornali ci offrono le cronache.
Diamo un breve sguardo a quali sono le droghe più comuni evidenziandone gli effetti sul corpo e sulla guida ancora una volta con l’unico scopo di dissuaderne l’uso.
LE DROGHE NATURALI E SINTETICHE
Le droghe sono sostanze naturali ( contenute cioè in alcuni vegetali) o chimiche (prodotti sintetizzati artificialmente in laboratorio) in grado di alterare l’equilibrio psicofisico di chi ne fa uso. Spesso utilizzate anche in ambito medico a fini terapeutici, nel mercato illegale sono utilizzate i modo incontrollato come mezzo di divertimento e di trasgressione.
CANNABIS
La Cannabis (canapa indiana) è una varietà di canapa originaria dell’Asia centrale ma ormai coltivata in tutto il mondo. Si presenta con foglie secche (marijuana) o blocchi scuri e solidi (hashish). Fumata anche come spinelli o “canne” si può anche ingerire sotto forma di infuso o masticandone le foglie.
Cosa succede a chi si mette alla guida
Dopo l’assunzione per circa un’ora si è portati a sopravvalutare le proprie capacità e a sottovalutare situazioni di pericolo, si ha un’alterazione della coordinazione motoria, della percezione del tempo e la percezione più acuta dei contorni, dei colori e della profondità. Ad alti dosaggi provoca allucinazioni, che possono portare per esempio a frenare all’improvviso di fronte ad un ostacolo inesistente o a sterzare improvvisamente per evitare qualcosa che si crede di aver visto passarci davanti.
Effetti sul fisico
Una “canna” causa a livello di apparato respiratorio danni pari a quelli di quattro sigarette e con l’uso continuativo si è dimostrato un certo livello di tolleranza e quindi dipendenza.
ANFETAMINE
Le anfetamine sono sostanze stimolanti, comunemente conosciute per la loro proprietà di ridurre l’appetito. Sono presenti in molti farmaci contro l’obesità e la bulimia (mangiare in modo rnorboso). Sul mercato illegale sotto forma di pasticche o, più raramente, in polvere. In questo caso l’assunzione avviene per via endovenosa o per via nasale (sniffata). Sono note anche con il nome di crank, crystal, ice, shabu. Molto spesso le anfetamine sono presenti come sostanze da taglio in altre droghe.
Cosa succede a chi si mette alla guida
Il senso di euforia e di eccitazione induce a sottovalutare situazioni di pericolo: tipico è viaggiare a forte velocità in qualsiasi situazione come ad esempio in centro abitato o in mezzo alla gente. La difficoltà di concentrazione può influenzare la capacità di valutazione delle distanze e della velocità : tipico atteggiamento sono i sorpassi azzardati. L’anfetarnina può condurre ad uno stato di stress psicofisico con rischio di successivo crollo e colpo di sonno.
Effetti sul fisico
Le anfetamine, agendo direttamente sul cervello, provocano una sensazione di energia e benessere, e aiutano a stare svegli e vigili. Chi consuma può avere difficoltà nel capire cosa fa, le conseguenze delle sue azioni e gli eventuali rischi. In alcuni casi il comportamento può diventare violento e si può arrivare all’isolamento e alla paranoia (sentirsi perseguitati). A effetto finito ci si sente invece come svuotati, irritabili, depressi. Queste sensazioni sono più intense se il consumo si è prolungato di qualche giorno. A livello fisico le anfetamine accelerano il battito cardiaco e il respiro, riducono l’appetito e alterano il ritmo sonno-veglia. Dosi eccessive possono provocare coma, febbre, convulsioni; l’overdose può portare alla morte. Le anfetamine provocano astinenza e dipendenza. Usare anfetamine per facilitare lo studio: la sensazione di studiare meglio è assolutamente illusoria e le capacità di concentrazione e di memorizzazione non aumentano, ma anzi tendono a diminuire. Usare anfetamine per dimagrire: l’utilizzo di anfetamine come dimagranti è stato ed è molto diffuso, i danni che è possibile riportare dal punto di vista fisico e mentale sono notevoli. in fondo costa meno seguire una dieta prescritta da un medico!
COCAINA
È un estratto della foglia di coca, pianta che si coltiva prevalentemente in America del Sud. Si presenta come polvere da “sniffare”, ma anche in scaglie (flake cocaine) e in cristalli (crack). Generalmente viene assunta per via nasale (sniffata), oppure sciolta e iniettata per via endovenosa. Il crack invece viene fumato.
Cosa succede a chi si mette alla guida
Chi la usa prova una sensazione soggettiva di aumento delle capacità intellettive con euforia ed è portato a sottovalutare le conseguenze di alcuni comportamenti, generando delle situazioni molto rischiose : sorpassi azzardati, attraversamento di un incrocio con semaforo rosso ecc con l’esaurirsi dell’effetto si manifestano sonnolenza, incapacità di concentrazione, alterazione dei riflessi. L’assunzione anche di piccole dosi é pericolosa per la guida.
Effetti sul fisico.
La cocaina penetra rapidamente nel cervello, provocando innalzamento del tono dell’umore, sensazione di aumento dell’autostima e delle capacità psicofisiche. E’ possibile che in seguito all’assunzione ci sia un aumento della loquacità, dell’eccitazione, dell’interesse sessuale e la diminuzione dell’appetito e del bisogno di sonno. Finito l’effetto iniziale subentra la fase “down”: ci si sente stanchi, senza energia e depressi. Il consumo di cocaina può inoltre provocare la sindrome da intossicazione acuta che in alcuni casi può portare alla morte, di solito preceduta da febbre molto alta, convulsioni e shock. La cocaina, come tutte le sostanze stupefacenti ma in misura maggiore, provoca tolleranza e dipendenza: in poco tempo cresce l’esigenza di prenderne ancora, si aumentano così dosi e frequenza di utilizzo, fino al punto in cui non si riesce più a farne a meno. In questo caso la sospensione o la riduzione delle dosi consuete causa la crisi di astinenza.
L’uso continuativo della sostanza porta inoltre alla comparsa di turbe mentali (paranoia) e a gravi lesioni in diversi organi o apparati del nostro corpo (sistema nervoso, digerente, cardiocircolatorio). Inoltre la cocaina può causare gravi danni al feto se consumata in gravidanza. I rischi aumentano se la cocaina viene fumata o iniettata in vena, perché arriva più velocemente al cervello. Spesso Cocaina ed eroina sono associate: un cocktail, chiamato speed-ball, i cui effetti sono devastanti.
ECSTASY
Con termine ecstasy si indicano decine di sostanze diverse tutte prodotte in laboratorio. La più nota é appunto l’ecstasy (MDMA) seguita da eve (MDEA) e love drug (MDA). Si presenta sotto forma di pasticche colorate, di forme differenti.
Cosa succede a chi si mette alla guida
l’euforia e l’eccitazione, la mancanza del senso di fatica e l’annullamento del bisogno di dormire inducono a sottovalutare situazioni di pericolo ad esempio non fermarsi allo stop, ai semafori rossi, dinnanzi ad un pedone ecc. I possibili effetti allucinatori e i disturbi nella percezione modificano il senso di valutazione delle distanze e della velocità (sorpassi azzardati), la visibilità laterale (visione a tunnel), aumentano la sensibilità all’abbagliamento nella guida notturna (incidenti agli incroci, di sera e nelle gallerie) e rallentano i tempi di reazione effetti sul fisico. L’ecstasy ha effetti stimolanti e allucinatori, a seconda della composizione chimica. Gli effetti cominciano mezz’ora dopo l’assunzione, durano per 4-6 ore e causano: aumento delle percezioni sensoriali, alterazione della percezione del tempo, sensazioni d’eccitamento e di benessere, armonia, facilità di comunicazione, euforia.
Effeti sul fisico
A livello fisico l’ecstasy provoca aumento dei battiti cardiaci, secchezza della bocca, dilatazione delle pupille, aumento della pressione sanguigna e danni al sistema nervoso. Chi usa l’ecstasy cerca una via rapida per emozioni forti e per avere rapporti più facili, in particolare con l’altro sesso. L’uso inoltre aggrava le malattie in genere peggiorando quindi il quadro clinico di chi è già precario. Nelle situazioni di pericolo non si avvertono pericoli e limiti l’ecstasy, assunto come di frequente capita insieme all’alcool, durante una notte di ballo sfrenato, contribuisce a far salire la temperatura corporea provocando, soprattutto se associato all’alcol, il “colpo di calore”, con relativo pericolo di vita.
EROINA
L’eroina è, insieme all’oppio e alla morfina, il prodotto di successive raffinazioni di estratti del papavero. Si presenta sotto forma di polvere bianca o marrone, spesso granulosa. Viene assunta inalandola per via nasale o iniettandola in vena; molto più raramente viene fumata. L’eroina reperibile nel mercato della droga non è mai allo stato puro, ma è associata, in gergo “tagliata”, con numerose altre sostanze.
Cosa succede a chi si mette alla guida
L’eroina produce sonnolenza e riduce la capacità di concentrazione e riduce notevolmente i riflessi. L’alterazione della coordinazione motoria e la riduzione del livello di attenzione conseguente inducono a sottovalutare situazioni di pericolo : classico è non fermarsi al passaggio dei pedoni.
Effetti sul fisico
La prima sensazione, avvertita già a dieci secondi dall’iniezione, è il cosiddetto flash da eroina, caratterizzato da un dirompente susseguirsi di sensazioni euforiche e sessuali, di calore alla faccia ed incupimento della voce. Dopo questo effetto immediato, che dura pochi minuti, si avvertono uno stato di benessere diffuso, la scomparsa di angosce e timori, l’annullamento del dolore fisico. Tali effetti durano alcune ore. L’assunzione di eroina provoca un generale decadimento dello stato di salute, abbassamento delle difese immunitarie, carie e perdita di denti, flebiti, ascessi, scomparsa del ciclo mestruale, aumento del rischio di aborto, morte per overdose.
Quando vi è un uso prolungato nel tempo non si provano più effetti piacevoli (tolleranza), per ottenere i quali è necessario aumentare le dosi. L’eroina causa astinenza e dipendenza. Eroina spesso induce all’uso promiscuo di strumenti di iniezione: siringa, cucchiaio, acqua provocano la trasmissione del virus dell’HIV (AIDS), delle epatiti, della tbc e di altre malattie veneree. Eroina e cocaina spesso sono associate: un cocktail chiamato speed-ball, i cui effetti sono di grande pericolosità.
LSD
Chiamato anche “acido” è un prodotto di sintesi di laboratorio. E’ l’allucinogeno più diffuso in Italia e nel mondo. Si presenta sotto forma di francobolli colorati o pillole da consumare per via orale.
Cosa succede per chi si mette alla guida
Con l’uso di LSD si alternano momenti di euforia e momenti di depressione che compromettono le prestazioni alla guida con comportamenti imprevedibili. L’LSD provoca allucinazioni ed alterata percezione della realtà, inducendo a sottovalutare situazioni di pericolo o a frenare a causa di ostacoli inesistenti. La capacità di valutare le distanze e la velocità sono azzerate (sorpassi azzardati) e i tempi di reazione aumentano di tre quattro volte. Possono ricomparire stati di allucinasi transitoria anche a distanza di tempo dall’assunzione, i cosiddetti flashback.
Effetti sul fisico
L’LSD provoca il cosiddetto “viaggio” o trip, che può durare fino a dodici ore, in cui le percezioni sensoriali e della realtà sono alterate per cui aumenta il rischio di incidenti non solo in auto ma anche sul lavoro nelle 24 ore successive all’assunzione. Questa sostanza anche se provata una sola volta può portare gravi squilibri o danni psichici permanenti.
FARMACI
Un doveroso cenno deve essere fatto anche ai farmaci. Non rientrano nelle droghe ma molti farmaci possono recare disturbo alla concentrazione e alla capacità di prestare attenzione. Prima di mettersi al volante, è meglio leggere con attenzione le avvertenze o consultare il proprio medico. E’ comunque una buona regola evitare qualsiasi farmaco prima di mettersi in viaggio. I farmaci che possono influenzare la guida sono soprattutto:
- Sedativi
- Ipnotici
- Barbiturici
- Benzodiazepine
- Antistaminici
- Antidepressivi
- Stimolanti
- Analgesici
- Farmaci per il mal d’auto
Cosa succede a chi si mette alla guida
molti farmaci provocano sonnolenza e riducono la capacità di concentrazione, influenzano i riflessi e quindi allungano il tempo di reazione modificando la performance di guida, alterano la coordinazione motoria e della capacità di giudizio influenza il senso di valutazione delle distanze e delle velocità. Gli effetti di tutti i farmaci sopramenzionati sono soggettivi e variano molto con la dose, l’ambiente e le condizioni fisiche dell’individuo. Non vanno mai associati all’alcol.
Anche dopo aver smesso stabilmente è bene aspettare qualche giorno poiché il corpo necessita di un tempo prolungato per eliminare completamente i principi attivi dall’organismo.
METABOLISMO DELLE DROGHE
Queste sostanze alterano le funzioni necessarie per la corretta conduzione degli autoveicoli, agendo principalmente sul sistema nervoso: una volta introdotte nell’organismo (per via orale, intranasale, inalatoria, endovenosa), si diffondono nei vari organi e apparati, cervello incluso, attraverso la circolazione sanguigna.
La durata degli effetti dipende dal tipo di sostanza. Considerando le più frequentemente utilizzate (alcol, cocaina, eroina e cannabis) si tratta di qualche ora (da una a otto). La durata d’azione dipende anche dalla dose: maggiore sarà la quantità di sostanza che arriva al cervello e più potenti e duraturi saranno gli effetti. Le sostanze vengono quindi eliminate, sempre per mezzo del sistema circolatorio, e parzialmente modificate, prevalentemente attraverso i reni con le urine e il fegato con le feci.
Eccetto che nel caso dell’alcol, la cui eliminazione è più rapida, la presenza delle sostanze o dei loro metaboliti (spesso inattivi) nell’organismo si rileva per lungo tempo dopo la cessazione degli effetti. Nelle urine, che vengono solitamente utilizzate per i controlli tossicologici, il metabolita della cocaina si trova per 2-4 giorni, quello dell’eroina per 3-5 giorni, i cannabinoidi fino a 4-6 settimane. Nei capelli, poi, è possibile rilevare la presenza di sostanze assunte nei mesi precedenti.
Urine e capelli non forniscono, tuttavia, indicazioni attendibili sulle capacità attentive, cognitive, sui tempi di reazione, etc. dell’individuo esposto agli effetti delle sostanze d’abuso ma ci danno diciamo un resoconto storico delle abitudini del soggetto.
Per poter avere indicazioni valide sullo stato psicofisico della persona nell’arco di tempo nel quale le sostanze esplicano i loro effetti, il materiale biologico più utile è, infatti, il sangue. Ciò in quanto le concentrazioni ematiche delle sostanze d’abuso correlano molto meglio con quelle del cervello.
ACCERTAMENTO
Analogamente a quanto avviene per l’alcool le forze dell’ordine possono procedere alll’accertamento strumentale se:
Gli organi di polizia stradale hanno facoltà di effettuare accertamenti preliminari, non invasivi, su tutti i conducenti allo scopo di verificare l’assunzione di sostanze stupefacenti o di evidenziarne i sintomi. Si possono utilizzare test veloci di tipo colorimetrico oppure dispositivi portatili di screening che devono essere approvati per l’impiego medico cui sono destinati. Sono consentite anche prove di riflessi o di equilibrio a condizione che altri elementi possano far presumere l’assunzione di sostanza stupefacenti. Durante lo svolgimento degli accertamenti, che devono essere necessariamente effettuati nel luogo in cui il soggetto è stato fermato, devono essere garantite le indispensabili condizioni di riservatezza personale.
La facoltà non si traduce in obbligo di sottoporre, in modo sistematico, ad accertamento sanitario tutti i conducenti coinvolti in incidenti stradali. Infatti, la previsione è comunque da porre in relazione, da una parte alla concreta possibilità di effettuarli in base all’attività compiuta dagli organi di polizia stradale in occasione del sinistro e dall’altra a un’indispensabile valutazione delle effettive condizioni dei conducenti coinvolti. Il Codice della strada precisa infatti che l’accertamento è effettuabile “compatibilmente con le attività di rilevamento e soccorso”.
- il soggetto è positivo a test preliminari: la norma consente infatti alle forze di polizia di dotarsi di drug test, come i tamponi per la saliva, per verificare la presenza o meno di dette sostanze.
- il soggetto è coinvolto in un incidente di qualunque natura
- il soggetto presenta sintomatologie tipiche precedentemente esposte
Anche se non sono stati effettuati accertamenti preliminari, quando il conducente manifesta un comportamento che, sulla base della comune esperienza, può essere ricollegato all’esistenza di uno stato di alterazione psicofisica dovuta all’uso di stupefacenti, gli organi di polizia stradale possono procedere a controlli più accurati accompagnandolo presso una struttura sanitaria.
Tutti questi casi non costituiscono prova ma rendono legittimo l’accompagnamento in strutture idonee per il prelevamento di liquidi biologici per le successive analisi. Come nel caso dell’alcool tale operazione è un atto di polizia giudiziaria e quindi pur essendo lecita la richiesta di un difensore non è obbligatoria la sua presenza se non nell’immediatezza.
Quando gli accertamenti preliminari forniscono esito positivo o quando si ha altrimenti ragionevole motivo di ritenere che il conducente si trovi sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope, i conducenti, nel rispetto della riservatezza personale e senza pregiudizio per l’integrità fisica, possono essere sottoposti ad accertamenti clinico-tossicologici e strumentali ovvero analitici su campioni di mucosa del cavo orale prelevati a cura di personale sanitario ausiliario delle forze di polizia.
Qualora non sia possibile effettuare il prelievo a cura del personale sanitario ausiliario delle forze di polizia ovvero qualora il conducente rifiuti di sottoporsi a tale prelievo, gli agenti di polizia stradale, di cui all’art. 12, cc. 1 e 2, accompagnano il conducente presso:
- strutture sanitarie fisse o mobili afferenti ai suddetti organi di polizia stradale
- strutture sanitarie pubbliche
- strutture accreditate o comunque a tali fini equiparate
A carico del soggetto che si dovesse opporre si applicano le sanzioni previste per il rifiuto. Nel caso i risultati non fossero immediatamente disponibili la patente è comunque ritirata fino all’esito.
Ritiro cautelare della patente o del certificato di idoneità per la guida di ciclomotori in attesa degli esiti degli esami.
Quando i risultati delle analisi di laboratorio effettuate sul conducente sospettato di essere in stato di alterazione psicofisica per assunzione di stupefacenti non sono immediatamente disponibili, gli organi di polizia stradale che hanno ordinato il controllo possono procedere al ritiro cautelare della patente di guida o del CIGC fino a quando i risultati non siano disponibili o, comunque, per i 10 giorni successivi all’accertamento.
La possibilità di procedere al ritiro cautelare della patente è subordinata anche alla presenza delle seguenti condizioni:
- sia stato effettuato un controllo preliminare su strada o in ambito ospedaliero attraverso test speditivi, che abbia fornito esito positivo (cioè abbiano indicato la presenza di sostanza stupefacente nei liquidi biologici)
- vi sia fondato motivo di ritenere che, anche sulla base dei dati sintomatici desunti dalla sua condotta al momento del controllo e successivamente ad esso, il conducente sia in stato di alterazione per assunzione di stupefacenti
Tale fondato motivo può essere suffragato o sostituito dall’accertamento clinico delle condizioni di alterazione psicofisica del conducente, effettuato da un medico della struttura sanitaria presso la quale è condotto per gli accertamenti. La patente o il CIGC ritirati sono trattenuti presso l’ufficio o il comando da cui dipende l’accertatore fino a quando non sono acquisiti i risultati degli esami clinici e di laboratorio effettuati.
Il conducente cui è stato ritirata la patente o il CIGC non può essere autorizzato a proseguire il viaggio per evitare che possa costituire pericolo per la circolazione. In base all’esito degli esami, se il conducente è risultato:
- effettivamente in stato di alterazione, la patente o il certificato di idoneità per la guida di ciclomotori vengono trasmessi al prefetto per l’adozione del provvedimento di sospensione provvisoria;
- negativo, la patente o il certificato di idoneità per la guida di ciclomotori viene immediatamente restituita.
La patente o il certificato di idoneità per la guida di ciclomotori devono essere comunque restituiti se l’esito degli accertamenti non è disponibile entro i 10 giorni successivi. In caso di circolazione nel periodo di ritiro cautelare del documento, è dubbio se sia possibile applicare le sanzioni dell’art. 216 visto che le disposizioni di questa norma sono richiamate “in quanto compatibili” con la particolare procedura di cui si parla.
Sulla base della certificazione positiva relativa all’uso di sostanze stupefacenti, trasmessa senza ritardo dall’organo di polizia che ha provveduto all’accertamento, il prefetto che dispone la sospensione cautelare della patente o del CIGC deve disporne, anche con lo stesso provvedimento, la revisione, ordinando che il conducente sia sottoposto a visita medica ai sensi dell’art. 119 CDS, finalizzata all’accertamento del permanere dei prescritti requisiti fisici e psichici.
Ove venisse accertato oltre all’uso anche l’acquisto, detenzione, importazione, spaccio se ne da comunicazione al prefetto e all’autorità giudiziaria che può disporre la revoca immediata della patente per perdita del requisito morale.
NORMATIVA
ART 187 non è ammessa la presenza di sostanze stupefacenti nel sangue!
SCHEMA SANZIONATORIO
NOTA BENE!!
Per la guida in stato di ebrezza per poter riottenere la patente dopo la sospensione è sempre disposta la verifica della situazione psicofisica da parte di strutture mediche specialistiche (commissione medica). A seguito di detta visita e dopo aver dimostrato di non essere soggetti cronici la validità della patente verrà ridotta: generalmente a 6mesi/1 anno in prima convocazione. La conseguente riduzione di validità del documento prevede obbligatoriamente il duplicato del documento! Questa visita inoltre comporta quasi sempre delle analisi specialistiche a carico del soggetto interessato. Tra queste l’analisi del capello alquanto costosa.
Va inoltre ricordato quanto segue:
- I neo patentati da meno di tre anni hanno il raddoppio dei punti sottratti
- A zero punti verrà notificata la revisione patente (rifare gli esami di teoria e di pratica)
- Ad esito negativo della revisione patente scatta la revoca!
- La revoca della patente per guida in stato di ebrezza non consente di rifare la patente per i successivi tre anni!!
- La pena detentiva verrà trasformata dal giudice in pena pecuniaria. Ad ogni giorno di carcere corrispondono circa 250 euro di sanzione da aggiungere alla sanzione amministrativa dello schema sopra. La pena pecuniaria può essere sostituita da lavori socialmente utili svolti gratuitamente per un equivalente periodo deciso dal giudice.
- La guida in stato di alterazione per uso di stupefacenti può essere giusta causa per il licenziamento da parte del datore di lavoro!
- La confisca dei mezzi non si applica se il veicolo non è di proprietà ma in questo caso saranno raddoppiate le sanzioni e il periodo di sospensione patente!
- dalle 22 alle 7 del mattino le sanzioni pecuniarie sono aumentate di un terzo