Cronotachigrafo digitale

Sui veicoli immatricolati per la prima volta in Europa dopo l’1.5.2006, il dispositivo di controllo per la verifica del rispetto della normativa sociale un materia di guida e riposo dei conducenti è di tipo digitale. L’apparecchio è completamente elettronico e possiede una propria memoria che registra ogni attività compiuta a bordo del veicolo (guida, riposo, eccessi di velocità, guasti, inserimento delle carte tachigrafiche, montaggio e calibrazione del dispositivo).L’apparecchio richiede l’impiego di carte tachigrafiche, smart card, dotati anch’esse di una propria memoria interna, che consentono di identificare il soggetto che opera con il tachigrafo (conducente, autorità di controllo, officina di manutenzione o azienda proprietaria del veicolo).

Si tratta di una evoluzione del cronotachigrafo analogico. In questo capitolo si vuole spiegarne le caratteristiche principali ed il corretto utilizzo.

Tachigrafo digitale

L’ora UTC

Il tachigrafo digitale registra i dati con l’orario del meridiano di Greenwich: per cui la nostra ora locale sara +1 o +2 a seconda sia in vigore l’ora solare o legale.
le stampe saranno sempre indicate con l’ora utc!

Nel display può essere impostata la visualizzazione dell’ora locale contraddistinta da un asterisco.

La regolazione dell’ora locale si può fare facilmente entrando nel menù veicolo; la regolazione dell’ora utc è permessa solo per un minuto alla settimana: per interventi più decisi è necessario l’intervento dell’officina.

Caratteristiche del tachigrafo digitale

Il tachigrafo di tipo digitale svolge le seguenti funzioni:

  • controllo e registrazione dell’inserimento e dell’estrazione delle carte
  • lettura dei dati riprodotti sulle carte tachigrafiche
  • registrazione e memorizzazione dei dati sulle carte tachigrafiche e sulla memoria interna,
  • visualizzazione e stampa dei dati contenuti nelle carte e nell’apparecchio
  • verifica delle attività di controllo e delle prove automatiche di funzionalità
  • trasferimento di dati su dispositivi esterni.

L’apparecchio è in grado di registrare nella sua memoria, o in quella della carta, i seguenti dati:

  • velocità e distanza percorsa
  • tempo (inizio e fine viaggio) e attività del conducente
  • condizioni di guida,
  • luogo di inizio e di fine viaggioanomalie e guasti dell’apparecchio

COMPONENTI

Tachigrafo digitale - componenti

L’apparecchio tachigrafo si compone di alcune parti caratteristiche:

  • unità elettronica di bordo (VU) che identifica l’apparecchio di controllo (tachigrafo vero e proprio), escluso il sensore di movimento e i cavi di collegamento del sensore di movimento.
  • trasmettitore o sensore di movimento che ha il compito di inviare il segnale rilevato all’uscita dell’albero motore (o più raramente dalle ruote) direttamente al dispositivo tachigrafo.

Completano l’apparecchio, alcuni dispositivi complementari:

  • due interfacce per l’alloggiamento delle carte tachigrafiche del conducente e dell’assistente alla guida;
  • stampante in grado di riprodurre il contenuto della memoria dell’apparecchio e delle carte tachigrafiche
  • display di visualizzazione
  • avvisatore acustico che richiama l’attenzione del conducente in alcuni casi (es: superamento dei tempi di guida)

OMOLOGAZIONE

Anche al dispositivo omologato è assegnato un marchio di omologazione che deve essere riprodotto e riportato su ogni esemplare conforme al modello originale omologato. Una specifica targhetta sancisce l’omologazione dello strumento.

Tachigrafo digitale - targhetta costruttore

TARGHETTA DEL COSTRUTTORE

Le caratteristiche del tachigrafo con il veicolo su cui è montato sono:

  • costante dell’apparecchio di controllo: numero che esprime il valore del segnale necessario a ottenere la registrazione di una distanza percorsa uguale ad 1 km. Indica in pratica quanti giri o impulsi occorrono perché il dispositivo registri lo spostamento di 1 km sul foglio di registrazione.
  • coefficiente caratteristico del veicolo: numero che esprime il valore del segnale all’uscita della presa di forza montata sul veicolo quando questo percorre una distanza di 1 km. In pratica indica il numero di giri o impulsi emessi dal meccanismo collegato alla presa di forza quando il veicolo ha percorso la distanza di 1 km.
  • circonferenza effettiva dei pneumatici montati sul veicolo: la distanza lineare sviluppata da una ruota durante un giro completo. È essenziale ai fini della taratura del dispositivo.
  • targa del veicolo.
  • data di verifica dei dati.
  • marchio dell’officina che ha provveduto all’istallazione o revisione.

Tachigrafo digitale - targhetta costruttore

Questi valori devono essere sempre indicati sulla targhetta di montaggio. La targhetta deve essere indelebile, inamovibile e sempre ben leggibile, collocata sul dispositivo all’atto del montaggio e sostituita se sono apportate modifiche o adattamenti successivi e normalmente sigillata o comunque costruita in materiale tale e collocata in modo da non poter essere rimossa senza essere distrutta, nonchè collocata in luogo non facilmente accessibile.

In occasione della prima installazione e, successivamente, a ogni operazione di manutenzione, l’officina memorizza i dati relativi al montaggio e alla calibratura del dispositivo, utilizzando l’apposita carta tachigrafica per officina.

La prima calibrazione di un tachigrafo entro due settimane dall’attivazione dello strumento di controllo sul veicolo su cui è installato.

SIGILLI

In occasione della istallazione e di qualsiasi altro intervento tecnico, di riparazione, manutenzione o revisione, il centro tecnico autorizzato che ha effettuato l’operazione deve provvedere ad apporre sul dispositivo di controllo uno o più sigilli che certificano la regolarità dell’intervento effettuato. La posizione dei sigilli apposti dal centro tecnico autorizzato nei tachigrafi di tipo digitale deve essere sigillato qualsiasi raccordo che, se fosse disinserito, causerebbe modifiche o perdite di dati non rilevabili.

In particolare su:

  • parti estreme del collegamento tra apparecchio e veicolo cioè del sensore di movimento
  • targhetta di montaggio, a meno che sia apposta in modo da non poter essere tolta senza distruggere le indicazioni;
  • spina elettrica che fornisce alimentazione all’orologio posto all’interno del dispositivo;
  • scomparto della batteria tampone (se presente).

DISPOSITIVO DI SICUREZZA

La sicurezza del sistema digitale è stata studiata in modo che sia ridotto il rischio di manomissioni o alterazioni. Infatti, ogni apparecchio deve essere costruito in modo tale che la sua memoria dati sia adeguatamente e costantemente protetta contro l’accesso non autorizzato o la manipolazione dei dati. Ogni tentativo di manomissione è registrato nella memoria e può essere, perciò, accertato in ogni momento dagli organi di controllo. Lo stesso accade per anomalie e guasti. In praticail sistema di sicurezza garantisce che l’apparecchio di controllo rileva eventuali tentativi di manomissione.

TOLLERANZE

All’atto del montaggio a bordo di un veicolo e successivamente a ogni verifica o controllo, apparecchio e installazione, nel complesso, devono essere conformi alle disposizioni relative agli errori massimi tollerati come da tabella seguente:

banco provamontaggiouso strada
velocità+/- 6km/h
tempi+/- 2sec/giorno+/- 2sec/giorno+/- 2sec/giorno
distanze+/- 1%+/- 2%+/- 4%

Carte tachigrafiche

Il nuovo sistema del tachigrafo digitale prevede l’utilizzazione di carte elettroniche che devono essere inserite nell’apparecchio di controllo per memorizzare i dati relativi ad alcune attività o per consentire l’accesso alla memoria del dispositivo di controllo. La carta tachigrafica, perciò, consente l’utilizzo dell’unità veicolare e l’accesso alle sue diverse funzioni. Esistono quattro diversi tipi di carta: carta conducente,carta officina,carta azienda,carta di controllo.

Tutte le carte tachigrafiche devono essere oggetto di omologazione CE. Il loro rilascio è curato dalla Camera di commercio.

tachigrafo digitale carte tachigrafiche

La carta del conducente: viene rilasciata, su richiesta dello stesso, nello Stato membro nel quale il conducente ha residenza normale. L’obbligo di dotarsi di una carta tachigrafica è imposto solo ai conducenti che hanno la propria residenza normale nel territorio comunitario. Non vi è obbligo di possesso nel caso in cui il conducente non utilizzi mai veicoli con tachigrafi digitali. Il conducente può essere titolare di una sola carta valida alla volta ed è autorizzato ad usare solo la propria carta personalizzata. La card ha validità di 5 anni.

tachigrafo digitale carta del conducente

La carta officina: può essere richiesta solo dal responsabile del centro tecnico autorizzato al montaggio o alla riparazione dei dispositivi di controllo e, di norma, è personalizzata e può essere utilizzata solo dal tecnico che ne è intestatario, previa identificazione con un codice di accesso (PIN) in suo possesso. La card vale 1 anno.

tachigrafo digitale carta officina

Le carte di controllo: è richiesta dagli organi di controllo e serve per accedee agli strumenti in modo da poterne scaricare dati o visualizzare le attività.

tachigrafo_digitale_carta_di_controllo

La carte dell’azienda: possono essere richieste, rispettivamente, solo dall’amministrazione dell’azienda proprietaria del veicolo e non sono, di norma, personalizzate. In esse è registrato tutto il parco veicolare dell’azienda e consente di accedere ai relativi strumenti per scaricarne i dati.

tachigrafo digitale carta azienda

In caso di richiesta di sostituzione di una carta (per avaria, smarrimento o furto) viene rilasciata al conducente una nuova carta tachigrafica in sostituzione. La nuova carta contiene lo stesso numero d’ordine della carta del conducente precedente, ma l’indice è aumentato di un’unità. Lo stesso accade per le carte officina. La Camera di commercio ha un termine di 5 giorni lavorativi, dal momento in cui riceve la richiesta, per emettere una carta sostitutiva.

Ogni carta tachigrafica ha una propria memoria su chip in cui sono memorizzate una serie di informazioni. Questa memoria si compone di due parti: una parte fissa (tale al momento del rilascio e non modificabile), contenente i dati relativi al titolare della carta, il numero identificativo, l’autorità dello Stato membro che l’ha rilasciata, la data di rilascio e la validità e una parte variabile in cui, con meccanismo di registrazione circolare (esaurita la capacità, i dati più nuovi cancellano automaticamente i più vecchi), vengono memorizzate una serie di informazioni relative alle attività compiute dal titolare della carta.

LA CARTA DEL CONDUCENTE

La carta del conducente ha fondo di colore bianco ed è rilasciata dallo Stato membro in cui il richiedente ha residenza normale. Il richiedente deve:

  • titolarità di patente di guida valida e di categoria superiore alla B,
  • assenza di titolarità di altra carta tachigrafica in corso di validità,
  • mancanza di analoga domanda ad altro Stato membro dell’Unione europea.

La carta del conducente è strettamente personale e non può essere ceduta a terzi per nessun motivo né il conducente ne può utilizzare un’altra. Il titolare della carta è, infatti, l’unico ed esclusivo responsabile dell’utilizzo della carta stessa. La carta del conducente ha validità di cinque anni ed è rinnovata alla scadenza se permangono le condizioni che ne avevano consentito il rilasci.

La card è in grado di registrare:

  • dati relativi alle anomalie e guasti: sovrapposizione di orari (se la carta è causa dell’anomalia), inserimento della carta durante la guida (se la carta è oggetto dell’anomalia), chiusura errata ultima sessione carta (se la carta è oggetto dell’anomalia), interruzione dell’alimentazione di energia, errore dati di marcia, tentata violazione della sicurezza; guasti rilevati sulla card o sul tachigrafo.
  • dati relativi alle attività di controllo: data e ora del controllo, numero della carta di controllo e Stato membro di rilascio, tipo di controllo (visualizzazione e/o stampa e/o trasferimento dati VU e/o trasferimento dati carta), periodo trasferito sulla carta di controllo, in caso di trasferimento dati nel corso di un’attività ispettiva, targa e Stato membro di immatricolazione del veicolo in cui è stato effettuato il controllo.
  • luogo in cui inizia e/o termina il periodo di lavoro giornaliero: data e ora di immissione della carta con l’indicazione automatica del luogo in cui inizia e/o termina il periodo di lavoro giornaliero (o data/ora relativa all’immissione, se effettuata durante la procedura di immissione manuale), tipo di immissione (inizio o termine, condizione di immissione), Paese e regione inseriti correlati con il valore del totalizzatore del contachilometri del veicolo.
  • dati relativi all’attività del conducente: data, contatore di presenza giornaliera (aumentato di un’unità per ogni giorno di calendario in cui la carta viene usata), distanza totale percorsa dal conducente durante tale giorno, condizione del conducente alle ore 0,00, cioè l’attività che stava compiendo in quel momento, dati relativi a ogni cambio di attività del conducente e/o cambio di condizione di guida e/o inserimento o estrazione della cart.
  • dati relativi ai veicoli impiegati: dati identificativi dell’immatricolazione del veicolo utilizzato, data e ora del primo impiego del veicolo e dell’ultimo cui è associato il valore del totalizzatore del contachilometri in tali momenti.

Uso del tachigrafo digitale

Nell’apparecchio di controllo, in base al tipo di carta tachigrafica inserita, si attivano automaticamente quattro modalità di funzionamento:

  • funzionamento, con carta del conducente
  • controllo, con la carta di un agente di controllo
  • calibratura, con carta dell’officina
  • azienda se è introdotta una carta dell’azienda cui il veicolo appartiene.

Il dispositivo di controllo digitale registra i dati sulla memoria della carta tachigrafica che vi è stata inserita. Su ciascuna carta, i dati relativi all’attività di guida sono memorizzati per 28 giorni. Il dispositivo ha, inoltre, una sua memoria dati, distinta da quella della carta tachigrafica, sulla quale sono registrate le informazioni relative agli ultimi 365 giorni di funzionamento. Qualora si esaurisca la capacità di memorizzazione, i nuovi dati sostituiscono quelli meno recenti.

FUNZIONAMENTO IN MODALITÀ CONDUCENTE

inserimento carta: il conducente quando prende in consegna il veicolo deve inserire la chiave di accensione ed a veicolo fermo inserirà la card nell’apposito alloggiamento.
L’apparecchio di controllo rileva e registra ogni inserimento di carte tachigrafiche nelle relative interfacce e memorizza questa operazione (associandovi data e ora) sulla carta e nella memoria interna dell’apparecchio.

operazioni iniziali: Dopo aver riconosciuto una carta tachigrafica valida, l’apparecchio la blocca all’interno del suo alloggiamento e ne consente l’estrazione solo a veicolo fermo e dopo la memorizzazione dei dati pertinenti nella carta stessa.

All’inserimento della carta del conducente l’apparecchio di controllo visualizza sul display data e ora dell’ultima estrazione della carta inserita e chiede al titolare della carta di indicare se l’inserimento della carta rappresenta una continuazione del periodo di lavoro giornaliero in corso. In caso di risposta affermativa o negativa, le attività precedenti devono essere registrate manualmente dal titolare della carta.

Successivamente chiede di indicare il luogo (stato) in cui inizia il periodo di lavoro giornaliero di un conducente. Al momento dell’estrazione della carta, l’apparecchio chiede al conducente di indicare il luogo in cui termina il periodo di lavoro giornaliero del conducente stesso e/o di un secondo conducente.

Inoltre l’apparecchio chiede di confermare data ed ora.

L’apparecchio di controllo si pone automaticamente in guida appena il veicolo si mette in movimento e poi consente al titolare della carta di modificare ogni attività: riposo, altri lavori o disponibilità.

inserimento dati particolari: L’apparecchio di controllo di tipo digitale, consente al conducente di inserire, in tempo reale, alcune condizioni particolari necessarie affinché sia registrato in memoria ad esempio i pi frequenti sono:

  • periodo “escluso dal campo di applicazione” (con indicazione dell’inizio e della fine)
  • periodo di “attraversamento mediante traghetto/treno.

operazioni durante l’attività. La scelta dell’attività registrata è compiuta con le seguenti modalità pratiche:

  • il conducente e/o il secondo conducente devono selezionare manualmente lavoro, disponibilità o interruzione/riposo attraverso il comando posto sull’apparecchio;
  • quando il veicolo è in marcia, lo strumento seleziona automaticamente guida per il conducente e disponibilità per il secondo conducente anche se essi hanno selezionato un’altra attività
  • quando il veicolo si arresta, si seleziona automaticamente lavoro per il conducente e disponibilità per il secondo conducente, salvo possibilità di configurare diversamente l’attività effettivamente svolta agendo sull’apposito comando.

Durante la guida, l’apparecchio di controllo visualizza alcune informazioni generali relative all’attività svolta e avvisa, anche con segnali acustici, sta per superare o ha superato le 4 ore e mezza di guida ininterrotta.

  • ha superato i limiti di velocità impostati
  • l’apparecchio o il sensore di movimento non funzionano correttamente, guasti o anomalie
  • la carta tachigrafica non è correttamente inserita nel suo alloggiamento.

La regola del minuto. Siccome i tachigrafi digitali registrano anche per pochi secondi di guida un minuto di guida è possibile sottrarre per ogni periodo di guida 1 minuto fino ad un massimo di 15 minuti ogni quattro ore e mezza. Questa regola non vale per i tachigrafi istallati dopo l’01/10/2011 poichè questi nuovi strumenti registrano in un minuto l’attività prevalente: cioè se si guida per 31 sec. verrà registrato un minuto di guida se si guida per 29 sec verrà registrato altri lavori.

estrazione della carta. La carta del conducente è estratta dal veicolo solo alla fine del periodo di lavoro giornaliero, a meno che il suo ritiro sia autorizzato diversamente (ad es. in caso di cambio di veicolo durante uno stesso periodo di guida giornaliero). La carta può essere estratta dall’apparecchio solo con il veicolo fermo. La carta deve comunque restare nel suo alloggiamento anche se il conducente fruisce del periodo di riposo a bordo del veicolo (almeno fino a quando il conducente ha in consegna il veicolo stesso). In tal caso, prima di iniziare il periodo di riposo, il conducente deve provvedere a commutare la registrazione dell’attività in modo che l’apparecchio registri quel periodo come riposo.

Lo smarrimento o il furto delle carte devono essere denunciati all’autorità di pubblica sicurezza. In caso di smarrimento, furto, deterioramento o cattivo funzionamento della carta del conducente, è possibile continuare a guidare senza la carta personale per un massimo di quindici giorni di calendario o per un periodo più lungo, se indispensabile per riportare il veicolo alla sede dell’impresa a condizione che sia dimostrabile l’impossibilità di esibire o di utilizzare la carta personale durante tale periodo.

Questa possibilità non è concessa se si ritorna in sede: in questo caso ci si deve fermare fino alla ripresa in possesso della nuova carta tachigrafica.

In questi casi il conducente all’inizio della giornata lavorativa, quando prende in consegna il veicolo per iniziare un viaggio, deve stampare le indicazioni relative al veicolo che sta guidando, inserendo manualmente (sfruttando la parte posteriore dello scontrino stampato dall’apparecchio) proprio nome e cognome, numero di carta tachigrafica (non funzionante), numero di patente, altre attività compiute prima di prendere in consegna il veicolo, svolte lontano dallo stesso.

Al termine dell’attività lavorativa (se cambia veicolo prima della fine di una giornata lavorativa) o al termine del viaggio (se utilizza lo stesso veicolo per un’intera giornata lavorativa), deve stampare le indicazioni relative ai gruppi di tempi registrati dall’apparecchio di controllo e riportare su tale documento di stampa gli elementi che consentono di identificarlo (nome, numero della patente di guida o numero della carta del conducente). Se l’apparecchio non le registra, occorre, inoltre, annotare nel retro dello scontrino le altre attività compiute lontano dal veicolo (altre mansioni, tempi di attesa, ecc.). Questo documento deve essere firmato dal conducente e conservato nei modi e per il tempo indicati precedentemente.

tachigrafo_digitale_registrazione

Registrazione in caso di avaria dello strumento. In questo caso l’appartecchio come per l’analogico deve essere riparato entro 7 giorni e nel frattempo le attività si devono registrare manualmente o sul retro della carta della stampa o su un disco.

tachigrafo_digitale_registrazione-2

Impiego del veicolo in attività al di fuori del campo di applicazione delle norme comunitarie. Quando un veicolo dotato di tachigrafo digitale viene impiegato in attività o servizi che esulano dal campo di applicazione della normativa sociale in materia di autotrasporto il conducente deve impostare la funzione “Out of Scope” presente nei menù di comando dell’apparecchio di controllo.

Guida promisqua. Se uno stesso conducente utilizza veicoli dotati sia di cronotachigrafo analogico e veicoli con tachigrafo digitale:

  • prima di iniziare a guidare un veicolo con cronotachigrafo analogico dopo aver condotto un veicolo con tachigrafo digitale deve stampare dall’apparecchio digitale e firmare gli scontrini relativi ai giorni o ai periodi lavorativi precedenti in cui l’attività è stata registrata dal dispositivo digitale
  • prima di iniziare a guidare un veicolo con tachigrafo digitale dopo aver condotto un veicolo con cronotachigrafo analogico: deve completare le annotazioni manuali del foglio di registrazione (se il cambio del veicolo avviene nella stessa giornata lavorativa deve completare i dati del viaggio).

Documenti. Il conducente munito di carta tachigrafica deve avere con sé, per poterli presentare a ogni richiesta agli agenti di controllo, i seguenti documenti:

  • quando guida un veicolo con cronotachigrafo analogico i fogli di registrazione della giornata in corso e quelli dei 28 giorni precedenti, la carta del conducente se ne è titolare, e gli scontrini di stampa, prodotti dall’apparecchio di controllo digitale nel caso in cui il conducente abbia guidato un veicolo munito di tale tipo di apparecchio di controllo durante la giornata in corso e nei 28 giorni precedenti
  • quando guida un veicolo con tachigrafo digitale: – la carta di conducente di cui è titolare, – i fogli di registrazione corrispondenti alla giornata in corso e ai 28 giorni precedenti nel caso in cui in tale periodo abbia guidato un veicolo munito di un apparecchio di controllo analogico.

tachigrafo digitale pittogrammi comuni

NUOVO REGOLAMENTO 165/2014

È stato emanato il 4 febbraio 2014 il nuovo reg. 165/2014 che di fatto abroga il reg. 3281/1985 relativo ai tachigrafi nel settore dell’autotrasporto.

La principale novità è che i nuovi tachigrafi potranno registrare la posizione tramite un sistema satellitare e potranno avere anche un sistema di controllo remoto.

L’art. 8 precisa che le registrazione dei luoghi avverrà tramite coordinate al momento: della partenza,ogni tre ore di guida,all’arrivo.

L’art. 9 precisa invece che i nuovi tachigrafi potranno comunicare con le autorità di controllo mentre il veicolo è in movimento tramite un sistema wi fi protetto.

Il regolamento in questione produrrà i suoi effetti da marzo 2016.